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Under 12 si piazza nel concentramento di Grosseto

Concentramento a Batignano (GR) contro Grosseto, Scarlino e Rosignano affrontato con notevoli problemi di formazione per i ragazzi di mister Properzi. Buone prestazioni di singoli ma alcune imperfezioni sul gioco di squadra. Piazzamento di rincalzo dietro un ottimo  Rosignano dotato di una fisicità nettamente migliore, ma ottima tappa di avvicinamento per il Rufus al prestigioso Trofeo Borelli di Firenze per il giorno 5 giugno.

La stagione è finita con la vittoria del campionato per la prima squadra Seniores, mentre ci sono ancora impegni per le giovanili Rufus: il 5 a Firenze e il gran finale dell’11 giugno per il 3° Torneo Città di San Vincenzo aperto a tutte le categorie del minirugby: 6,8,10 e 12.

Domenichini in percussione

Domenichini in percussione

TRIONFO RUFUS

Serviva una gran prova di carattere al Rugby Rufus per vincere con il bonus contro il Galluzzo quarto in classifica e conquistare la vittoria del campionato di C regionale (girone 2): i ragazzi di Dell’Omodarme non hanno tradito le aspettative e hanno dominato la gara con un perentorio 64-0. Una prova maiuscola soprattutto nella voglia di portare a casa un risultato insperato a inizio stagione, riuscendo a superare in classifica (in virtù del risultato degli scontri diretti) una squadra forte e ben organizzata come l’Elba Rugby.

Veniamo alla partita: la pressione è tanta e si fa sentire soprattutto nei primi minuti, con i sanvincenzini che dominano quasi tutte le fasi del gioco ma sbagliano troppo individualmente. Le touche non funzionano (e non funzionaranno per tutto il match), la mischia chiusa ci mette qualche minuto di troppo prima di iniziare ad affermare le propria superiorità, il gioco sui tre-quarti è buono ma non troppo efficace ma il ritmo è comunque indiavolato, i sanvincenzini forzano, pressano, ci provano con tutte le loro forze. La prima meta scaturisce da quello che è stato il vero punto forte di tutta la stagione del Rufus: una difesa asfissiante porta pressione sull’apertura avversaria che sbaglia il calcio di liberazione che è raccolto da Massei, abile a sfruttare l’assist e andare in meta al’11° minuto, De Vivo centra i pali. Al 24° è ancora il vice-capitano Massei che, lanciato da Feltrin, trova ancora l’angolo giusto per perforare la difesa fiorentina e schiacciare in meta, De Vivo coglie il palo nella trasformazione. Il Galluzzo non riesce a tenere il ritmo dei padroni di casa che al 34° segnano di nuovo, questa volta con capitan Mariotti che schiaccia in meta in seguito a un inserimento tutto potenza e ignoranza, De Vivo trasforma e si va all’intervallo sul 19-0. L’obiettivo è vicino, serve solo un’altra meta. Dell’Omodarme fa molti cambi che si inseriscono perfettamente del gioco della squadra, riuscendo a mantenere un ritmo alto che sfianca letteralmente gli avversari in una giornata piuttosto afosa. Al 47° il nuovo entrato, il giovanissimo Mingrone, schierato come numero 8, segna una bellissima meta ripartendo da mischia chiusa, è la meta del bonus, quella decisiva, ma il Rufus non si accontenta e va di nuovo in meta con Di Gaddo, autore di una splendida cavalcata. Il pallino del gioco è totalmente in mano ai sanvincenzini e al 67° è l’allenatore-giocatore Dell’Omodarme ad andare in meta, seguito poco da Catoni, pilone che si lancia in una corsa a rotta di collo all’ala; c’è gloria anche per De Vivo che si inserisce perfettamente da estremo e segna una splendida meta. Chiude le danze la bella doppietta del giocane Arbolez De Vivo, oltre che abile nel gioco è anche molto preciso nei calci piazzati e il risultato si ferma sul 64-0. Al fischio finale dell’arbitro si è dato il via ai festeggiamenti che, iniziati nel pomerggio al terzo tempo, sono finiti a tarda notte nei locali sanvincenzini.

L’anno del Rufus è stato esaltante, con un girone di ritorno pressoché perfetto. Ma la vera forza della squadra è stato il solidissimo gruppo che si è costruito in breve tempo, grazie a uno splendido lavoro dentro e fuori dal campo. I merito va in primis a tutti i ragazzi, guidati fieramente in campo da capitan Mariotti e dal vice Massei e allenati sapientemente da coach Dell’Omodarme. Importantissimo è stato anche il contributo di tutti coloro che hanno girato intorno alla prima squadra a partire dal presidente Benedettini, un uomo tutto cuore e passione che ha dato tantissimo a questa società nell’ultimo anno e mezzo, per arrivare agli accompagnatori Di Giorgio e Catoni, senza tralasciare l’ottimo lavoro di Katia Pezzanesi e Bruno Milesi per quanto riguarda le cene e i terzi tempi che nel rugby contano quanto gli altri due giocati in campo. Il Rugby Rufus quest’anno ha dimostrato di essere una delle più belle realtà sportive della zona, portando in campo quei sani valori e quella gioia di stare insieme che sono importanti nello sport come nella vita.

Formazione: De Vivo, Balliu, Pagano, Massei, Deiola, Feltrin, Fontana, Stacchini, Alili, Orsini, Benedettini, Mariotti (c), Bernini, Mazzarini, Catoni. Dalla panchina: Dell’Omodarme, Castagnini, Mingrone, Di Gaddo, Arbolaez, Pelosi, Naoui.

RUFUS: TUTTO IN UNA PARTITA

Domenica 15 maggio, ore 15.30, in casa contro i quarti in classifica del Galluzzo, il Rugby Rufus San Vincenzo si gioca la vittoria del campionato toscano di serie C (girone 2): ai sanvincenzini serve una vittoria con il bonus offensivo, segnando cioè almeno 4 mete, per avere i 5 punti necessari per affiancare in classifica dei rivali dell’Elba Rugby, che domenica avranno il loro turno di riposo e che però sono in svantaggio negli scontri diretti e che verrebbero quindi scavalcati dal Rufus. I ragazzi di Dell’Omodarme ci credono, la meta è difficile ma non impossibile. Ci vorrà perciò il sostegno di tutta la comunità, rugbistica e non. Questa squadra ha affrontato un campionato davvero eccellente vincendo 17 gare su 19, segnando 534 punti (con 88 mete) e subendone solo 140. Il girone di ritorno è stato esaltante: il Rufus ha vinto tutte le partite, perdendo un solo punto di bonus nella sfortunata trasferta di Pistoia (3 mete segnate, 1 annullata e qualche errore di troppo in prossimità della linea). Da segnalare è anche il fatto che, nonostante l’accordo iniziale con gli Emergenti Cecina, il Rugby Rufus ha saputo affrontare l’intero campionato facendo conto solo sulle proprie forze. Ma più che i numeri, ciò che conta davvero è il grande gruppo che si è formato: per la prima volta, all’11° campionato di questa società sono scese in campo ben tre generazioni di Rufus, frutto di anni di lavoro e sacrificio. Ci sono gli esperti senatori, quelli che il Rufus l’hanno fondato e visto crescere; c’è la generazione intermedia, composta da chi ha iniziato a giocare già da grandicello o da chi ha sposato la causa del Rufus dopo aver indossato la maglia di altre società; e ci sono i giovanissimi, quelli che hanno fatto tutte le giovanili nella società del cinghiale che corre. La squadra è eterogea non solo dal punto di vista anagrafico – si va dai 17 dei novellini ai 41 dei senatori – e geografico – raccogliendo ragazzi provenienti da tutta la Valdicornia (c’è anche chi viene da Cecina, chi da Scarlino, chi studia a Pisa facendo su e giù per allenamenti e partite): sì è infatti si è formato, anche in prima squadra, un bel melting-pot etnico-culturale che prevede ragazzi di origine italiana, svizzera, macedone, rumena e marocchina. Nonostante le numerose, apparenti diversità tutti combattono per un unico obiettivo in campo e tutti condividono sorrisi e bei momenti fuori, ai terzi tempi, alle cene, al pub. Questo è ciò che rende orgogliosa questa società e questo è quello che conta davvero in uno sport che prevede due tempi in campo e uno fuori. Per tutto questo, indipendentemente dal risultato, domenica ci sarà da festeggiare.